Venezia, crescita non troppo vivace per le compravendite residenziali

Venezia, crescita non troppo vivace per le compravendite residenziali
  • Giugno 30, 2017

Secondo quanto affermano gli ultimi dati OMI pubblicati nel mese, a Venezia le compravendite immobiliari sono cresciute del 2,3% nel corso del primo trimestre dell’anno, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di un balzo in avanti piuttosto contenuto rispetto alla media nazionale (+ 8,6% a/a) e soprattutto rispetto a quanto avvenuto nelle principali città italiane per popolazione, dove lo sviluppo del trimestre ha sfiorato il 10%.

Le compravendite residenziali a Venezia

Nell’area veneziana il primo trimestre 2017 si è concluso con 687 compravendite, in rialzo del 2,3% rispetto alle 672 compravendite del primo trimestre dell’anno scorso, e al di sotto dei (pur non confrontabili) trimestri successivi, chiusi a 955 compravendite (II 2016), 704 compravendite (III 2016) e 877 compravendite (IV 2016).

Peraltro, si noti come è leggermente migliore il dato relativo alla superficie compravenduta: i metri quadri oggetto di compravendite residenziali sono infatti stati 69.711, il 2,4% in più rispetto a quanto si è avuto modo di osservare nello stesso periodo dell’anno precedente. La ragione è presto individuabile: la superficie media di un’abitazione compravenduta a Venezia nel primo trimestre 2017 è stata pari a 101,4 metri quadri, per un valore che non solo rende Venezia la prima delle otto maggiori città italiane per superficie media oggetto di compravendita, ma è bensì superiore di 0,2 metri quadri rispetto alla base annua.

Quali sono stati gli immobili più venduti

Spostandoci infine sul fronte dell’analisi per superficie, e sulla distribuzione percentuale delle abitazioni per classi dimensionali, Venezia conferma una particolare preferenza per le superfici abitative discretamente estese: contrariamente a quanto avviene nella generalità delle altre grandi città, infatti, a Venezia le abitazioni più compravendute sono quelle tra gli 85 metri quadri e i 115 metri quadri, in grado di assorbire il 35,1% delle operazioni, contro il 34,2% delle classe dimensionale che è invece maggiormente gettonata nel resto delle principali città per popolazione, quella tra i 50 e gli 85 metri quadrati.

Completano le statistiche sulla distribuzione delle operazioni per classi dimensionali il 16,7% delle operazioni effettuate su abitazioni tra i 115 e i 145 metri quadri, il 9,9% di operazioni per abitazioni oltre i 145 metri quadri e il 4,1% di operazioni per abitazioni fino a 50 metri quadri, contro percentuali sul totale delle grandi città italiane rispettivamente pari all’11,5%, all’8,5% e al 12,6%.